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Il borgo a 540 metri di altezza, è sospeso tra il vallone Orria e quello Cerreto. L'origine è incerta alcuni pensano sia nato all'epoca della distruzione di Velia, VI sec. D.C., altri all'arrivo dei monaci basiliani, tra il '726 e l'842. Dubbi anche per quanto riguarda il nome che potrebbe essere legato alla leggenda di un duce Longobardo, che tornando dalla Calabria, passò per la pianura di Casalvelino, non trovandovi il grano, si spostò sui costoni del Monte Stella da cui vide i colli cosparsi di messi ed esclamò: <correa mea video> (vedo i miei granai),da qui il nome di horrea che poi divenne Orria; oppure potrebbe derivare dal latino horreum, cioè granaio. Il paese fu sconvolto e decimato dalla pestilenza del 1656. Divenne Comune autonomo solo dal 1806, incorporando i centri di Perito, Ostigliano, Piano e Vetrale. Visitando il centro storico si incrociano i Palazzi Gugliucci, De Feo e l'altro Palazzo De Feo ubicato nella stradina che scende a Piazza Vittorio. Percorrendo Corso Umberto I si possono ammirare le case in pietra che esibiscono una lapide che sormonta una cappelletta, in ricordo dei caduti di Vittorio Veneto e nell'ex Palazzo Comunale, già Casa Pinto, il Museo Comunale della Civiltà Contadina, ancora l'Arco della Fontana Vecchia, la chiesa parrocchiale di S.Felice con il campanile, la cappella di S.Maria delle Grazie e la chiesa di S.Domenica. La frazione di Piano Vetrale custodisce la chiesa di S.Sofia con il campanile che è tra i più alti del Cilento, e la cappella di S.Antonio da Padova. Resta simbolo di Vetrale la Fontana Vecchia, i murales, la casa natale dell'artista Paolo De Matteis, Tempa dell'Arenola, luogo di apparizioni Mariane nel 1952 ove sorge un tempietto e la chiesa basiliana di S.Elia Profeta. Il paesaggio è ricco di secolari uliveti, vigneti, fichi, ginestre, pungitopo, primule, rose canine, violette e felci. Rigogliosi sono i boschi di Scorzelle, Acchiucchi, Selva dei Santi, S.Martino, S.Ginito e di Patrimonio. Si annoverano tra i prodotti tipici i salumi, i formaggi, le castagne, i fichi, l'olio, le confetture e le conserve. Le principali manifestazioni sono in occasione della festa di S.Fellce, di carnevale con le sfilate dei carri, della mostra mercato del fico bianco del cilento, della sagra del grano, della festa e fiera di S.Domenica di Tropea, nella frazione di Piano Vetrale, di S.Elia, di S.Sofia e dell'evento “il pennello d'oro”.
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